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Pignoramento della casa. Le principali regole per evitare rischi

Foto Pignoramento della casa. Le principali regole per evitare rischi
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Desideriamo descrivere alcuni aspetti importanti per fare chiarezza su ciò che si conosce o si è convinti di conoscere.

  • Nessuno può pignorare la mia casa perché c’è l’ipoteca della banca e quindi posso stare tranquillo!

Non è così, in quanto l’ipoteca è, per l’istituto di credito, una garanzia per i soldi anticipati e altri creditori potrebbero iscriverne altre. Nel caso di una procedura esecutiva nel momento in cui si arrivasse alla vendita tramite asta, dal prezzo di realizzo prima andrebbe soddisfatta la banca e successivamente gli altri creditori. 

  • Non è legale e non possono pignorarmi la prima casa!

Non è così, in quanto la legge permette al creditore di poter aggredire ogni tipo di bene immobiliare per recuperare i suoi soldi. Anche l’istituto di credito nel caso in cui non venga pagato può pignorare la prima casa, è un suo diritto descritto anche nell’atto di mutuo in una specifica sezione che in genere viene chiamata “Risoluzione del contratto per decadenza del beneficio del termine”. Tra le varie clausole tale diritto è descritto anche nella sezione di risoluzione del contratto.

  • C’è un invalido, ho dei bambini e nessuno può buttarmi fuori casa mia!

Non è così, in quanto la casa che viene venduta all’asta fa passare automaticamente la proprietà dal proprietario ad un altro individuo, quindi non è uno sfratto ma un esproprio. Spesso la disinformazione di professionisti poco preparati, ciò che si legge sui siti online, le conversazioni tra amici e parenti, creano convinzioni sbagliate ma è la parola della legge che fa fede. Il nuovo proprietario (l’aggiudicatario), nel caso in cui non fosse stata liberata la casa nei tempi e nei termini stabiliti, a diritto di notificare al debitore tramite l’ufficiale giudiziario l’avviso con il quale indica l’ora ed il giorno in cui dovrà lasciare l’immobile.
A questo punto l’ufficiale giudiziario nell’ora e nel giorno indicati si recherà all’immobile e se sarà ancora occupato dal debitore procederà servendosi della forza pubblica nel caso in cui venga opposta resistenza.
Al debitore che abbia opposto resistenza nell’immobile che ancora occupava può essere contestato il reato di violazione di domicilio con conseguenze sotto il profilo penale.

  • Dopo che mi hanno venduto la casa all’asta non ho più debiti!

Non è così, in quanto se il prezzo ricavato dalla vendita all’asta dell’immobile non soddisfa l’ammontare del debito questi non si estingue e i creditori possono aggredire altro. E’ da considerare, che spesso l’immobile viene venduto dopo più aste e con continui ribassi del prezzo che difficilmente soddisfano i creditori. Pensate che in tutto il 2016 su 267232 case messe all’asta solo il 14% delle vendite hanno estinto la procedura giudiziaria per aver azzerato il debito.

  • Mi reco in banca e per essere pari gli consegno le chiavi!

Non è così, non si può andare in filiale e consegnare le chiavi (per estinguere il mutuo) al direttore così da togliersi quel debito che soffoca tanto. Le banche ad oggi sono piene di immobili, di case andate all’asta, di case invendute e non ne vogliono assolutamente altre. La cosa migliore da fare è cercare di trattare con l’istituto di credito ma non è di certo possibile consegnargli le chiavi.

  • Posso rientrare delle rate scadute anche se mi hanno revocato il mutuo!

Non è così, quando viene revocato il mutuo, scatta la decadenza del beneficio del termine che pone fine al contratto che lega l’istituto di credito e il debitore e non si può creare un piano di rientro per le rate scadute in quanto il mutuo non esiste più. Quindi se anche si creassero di nuovo le premesse di reddito, in quanto si è trovato un nuovo lavoro o i soldi per soddisfare la banca, non si potrebbero ricominciare a pagare le rate scadute. In questa situazione purtroppo i debiti corrisponderebbero all’ammontare del debito residuo, delle rate scadute e degli interessi.

  • Invio una proposta di saldo e stralcio tramite un avvocato e posso stare sereno!

Non e così, in quanto l’unico motivo che fa accettare alla banca un saldo e stralcio sono i soldi e non l’avvocato, un professionista ci può essere utile per negoziare al meglio la proposta ma nient’altro. Quindi con una buona proposta si può percorrere questa strada soprattutto negli ultimi tempi dove le banche proprio perché piene di immobili devono evitare di aggiungerne.

  • Mi salvo facendo opposizione al pignoramento della casa!

Non è così, in quanto se non ci sono le condizioni adatte ad opporsi al pignoramento è una perdita di tempo e di denaro, in genere questa soluzione viene consigliata da alcuni legali per guadagnare tempo ma le motivazioni sono inesistenti o deboli, sono inefficaci e per di più la controparte attribuirà le spese legali sostenute. 

 

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