PUBBLICA ANNUNCIO GRATIS
CERCA
RICHIEDI UNA VALUTAZIONE
Imprevisti immobiliari

Mercato Immobiliare in tempi di Covid, “gambizzato” dalle conseguenze del virus e dal poco senso civico

Foto Mercato Immobiliare in tempi di Covid, “gambizzato” dalle conseguenze del virus e dal poco senso civico
PUBBLICA ANNUNCIO GRATIS
Scopri come

Sebbene il mercato immobiliare in tempi di Covid non sia crollato a picco come invece si temeva, a braccetto con turismo e ristorazione, si fanno comunque sentire gli effetti collaterali di questo devastante periodo critico.

 

Casadasoli.it ha interrogato gli analisti che rimangono cauti per quanto riguarda il prossimo futuro, giusto per fare qualche esempio, nell’ultimo periodo solo parlando di affitti, quelli delle abitazioni hanno subìto un calo piuttosto netto, mentre quelli di stanze e posti letto, un vero e proprio crollo.

 

Il peggio temuto, e non ancora scongiurato, per quei settori più a rischio è direttamente proporzionale all’instabilità generale in cui versiamo sotto ogni punto di vista: salute pubblica, economia, previsione future.

 

Tuttavia, il periodo critico non è legato solo alle conseguenze della pandemia, ma anche agli atteggiamenti irresponsabili di persone che non sanno, non riescono, o non vogliono attenersi alle misure preventive e alle regole prescritte per contenere un virus, indomito e difficile da gestire.

 

Mercato Immobiliare a rischio per l’instabilità generale e il poco senso civico

 

È ancora troppo presto – anche secondo gli analisti – dire con certezza dove porterà la crisi da Covid-19 nei prossimi mesi, ma di certo al momento il mercato immobiliare (come anche altri settori) sta risentendo dell’instabilità generale e, sì, anche del poco senso civico che peggiora le cose.

 

In questo momento dovremmo tutti collaborare per far fronte comune contro un problema, che chiamarlo così è anche riduttivo, e invece si scade in comportamenti irresponsabili e menefreghisti. A danno di tutti, anche di quelli che invece le regole vogliono rispettarle per il bene comune.

 

Chiusure parziali e lockdown generali bloccano la produttività

 

A causa delle imprudenze di persone che non rispettano le regole dettate dalla prevenzione, il blocco è inevitabile e con esso anche la paralisi generale che impatta su tanti settori.

 

A cause di queste irrispettose imprudenze siamo tutti costretti a subire provvedimenti che – tra chiusure parziali e lockdown generali – finiscono per rinchiuderci in casa ma anche, e cosa ancor peggiore, per azzoppare le piccole e grandi attività imprenditoriali, i negozi che non ce la fanno a tirare avanti e sono costretti a chiudere, i progetti in corso e quelli morti sul nascere.

 

Per quanto riguarda il mercato immobiliare, certamente, è evidente quanto la precarietà causata dalla pandemia stia già di per sé incidendo notevolmente su famiglie, investitori e imprenditori che non si muovono, che non prendono iniziative fintantoché non ci sarà una soluzione definitiva al Covid-19.

 

Ma il punto è proprio questo: fintantoché non arriverà questa benedetta soluzione dovremmo perlomeno cambiare atteggiamento, quindi accettare la situazione e viverla nel rispetto – vero – delle regole che ci chiede di rispettare. Solo così possiamo assicurare all’economia del Paese di non finire sotto le rotaie.

 

Il mercato immobiliare è la spia di un fermo generale

 

Il mercato immobiliare, tra gli altri settori, soffre e sconta le conseguenze di una crisi che si palesa e consuma nel quotidiano, anche senza l’evidenza dei numeri in percentuale.

 

E chi lavora nel campo, le sta vivendo sulla propria pelle le piccole e grandi difficoltà: un faccia a faccia impietoso con la gestione degli appuntamenti e delle visite, con lo squilibrio tra venditori in aumento e proposte di acquisto in calo, con la riduzione delle richieste di mutuo che nel mese di ottobre sono calate del -10% rispetto al 2019.

 

Inoltre, come premesso, le locazioni di immobili commerciali sono praticamente ferme e tante attività sono costrette a chiudere o a svendersi con bilanci negativi, a prezzi che non coprono neanche i costi della costituzione.

 

Questi segnali non dovrebbero lasciare indifferenti, arrivare come semplice resoconto del trend di un mercato immobiliare che può non riguardare da vicino. Il quadro è disperante nel momento in cui lascia intravedere l’impossibilità di fare progetti, proseguire nel proprio lavoro, avviare nuove attività.

 

In conclusione, dunque, seppure al momento non sia semplice né saggio fare previsioni avventate sul prossimo futuro del mercato immobiliare, resta comunque imprescindibile il dovere di rispettare le regole per salvaguardare salute pubblica e produttività.

PUBBLICA ANNUNCIO GRATIS
Scopri come