Liberi dalle tasse per affitti non percepiti

Decreto crescita su affitti non percepiti: locatari finalmente liberi dalle tasse 

Finiti i tempi della tassazione sugli affitti non percepiti. A stabilirlo è il Decreto crescita (DL 34/2019) che con la norma “salva affitti” libera i locatari dall’onere delle imposte per i contratti d’affitto stipulati a partire dal 1° gennaio 2020. 

In sostanza, gli affitti non incassati non devono più essere riportati in dichiarazione dei redditi come invece accadeva prima, quando anche nel caso in cui l’affittuario fosse moroso, il padrone di casa veniva tassato dovendo dichiarare al fisco le mensilità non versate dall’inquilino, fintantoché non subentrasse l’ordinanza di sfratto. 

Affitto non pagato, niente più tasse!

La nuova legge accorcia i tempi del riconoscimento di morosità dell’inquilino, favorendo il locatario non più obbligato a pagare le tasse per gli affitti non percepiti. 

Il DL 34/2019 prevede, infatti, che non si debba più aspettare il provvedimento del giudice per svincolare il proprietario dalla tassazione, ma che sia sufficiente avviare e dimostrare il procedimento di sfratto per morosità, oppure l’ingiunzione di pagamento per il recupero delle somme non incassate. 

In pratica, il locatore dovrà inviare uno dei due atti all’affittuario moroso, a riprova dell’avvenuta procedura di intimazione di sfratto per morosità. 

Da questo momento può ritenersi libero dagli oneri imposti dalla tassazione. 

Questo significa che non si dovranno più segnalare nella dichiarazione dei redditi gli eventuali canoni non percepiti, e che quindi non si è più soggetti all’obbligo di versare le imposte su quelle somme. 

Nel caso in cui l’inquilino pagasse gli affitti precedenti e continuasse a pagare i successivi, il locatore sarà tenuto a indicare i canoni di locazione percepiti nella dichiarazione dei redditi, che saranno comunque soggetti al beneficio della tassazione separata. 

Il DL 34/2019, tuttavia, riguarda soltanto i contratti d’affitto stipulati a partire dal 1° gennaio. Per i contratti antecedenti a questa data, stipulati fino al 31 dicembre 2019, resta tutto invariato.

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Scritto dalla redazione di Casadasoli.it