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Le imposte per acquisto prima o seconda casa

Foto Le imposte per acquisto prima o seconda casa
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Quando si deve acquistare una casa le cose più belle sono visitarla e immaginare come diventerebbe, ci sono però delle considerazioni importanti da fare in relazione alle imposte che si dovranno affrontare nonostante il miglior muto che si otterrà.

Esaminiamo quindi quali imposte sono presenti:

  • L’iva;
  • L’imposta di registro, ossia quella che verrà versata all’Agenzia delle Entrate per la registrazione dell’atto di compravendita;
  • L’imposta catastale, ossia quella dovuta per il trasferimento di immobili con la voltura catastale;
  • L’imposta ipotecaria, ossia quella legata alla trascrizione degli atti formali della compravendita della casa;

Sulla prima casa, quali sono le imposte?

Dal primo gennaio 2014 il regime fiscale per l’acquisto della prima casa è agevolato ed è diverso a seconda del tipo di venditore:

  • Se sta vendendo un privato si è esentati dal pagamento dell’I.V.A. e si dovranno versare un imposta di registro del 2%, 50 euro di imposta catastale e 50 euro di imposta ipotecaria.

Questi costi, così come ci viene detto dall’agenzia delle entrate, rimangono identici anche nel caso in cui a vendere sia un’impresa non costruttrice o un impresa costruttrice che abbia ultimato i lavori da più di cinque anni e non abbia optato per l’assoggettamento dell’operazione I.V.A.

Se l’immobile è accatastato con categoria A/1, A/8 o A/9 (immobili di lusso) l’imposta di registro che verrà applicata è del 9%.

  • Se chi sta vendendo è un impresa costruttrice e i lavori sono ultimati da meno di cinque anni, si dovranno versare l’I.V.A. al 4%, 200 euro per l’imposta di registro, 200 per quella catastale e 200 per quella ipotecaria.

Sulla seconda casa, quali sono le imposte?

  • Se sta vendendo un privato si è esentati dal pagamento dell’I.V.A. e si dovranno versare un imposta di registro del 9%, 50 euro di imposta catastale e 50 euro di imposta ipotecaria.

Anche nell’acquisto della seconda casa, i costi rimangono identici nel caso in cui a vendere sia un’impresa non costruttrice o un impresa costruttrice che abbia ultimato i lavori da più di cinque anni e non abbia optato per l’assoggettamento dell’operazione I.V.A.

  • Se chi sta vendendo è un impresa costruttrice e i lavori sono ultimati da meno di cinque anni, si dovranno versare l’I.V.A. al 10% per gli immobili non di lusso e al 22% per quelli di lusso, 200 euro per l’imposta di registro, 200 per quella catastale e 200 per quella ipotecaria.

Le imposte vanno calcolate dal 1 gennaio 2007, sul valore catastale per tutti gli immobili e pertinenze, solo per le compravendite esenti da I.V.A. in favore dei privati, mentre per l’acquisto relativo alle compravendite non esenti I.V.A. le imposte si calcolano sul prezzo di compravendita.

Il giorno del rogito notarile si può chiedere direttamente al notaio l’agevolazione prima casa e gli vanno versate l’imposta di registro, l’imposta catastale e quella ipotecaria, mentre l’I.V.A andrà versata al costruttore.

 

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https://www.casadasoli.it/pagina-come-vendere-casa-da-soli-15

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