Quando si pensa all'acquisto di una casa e/o alla conseguente ristrutturazione la progettazione dell'impianto elettrico è considerata una priorità assoluta per la famiglia, che pone la sicurezza al primo posto; i difetti dello stesso potrebbero portare potenzialmente gravi problemi quali cortocircuiti, rischi di folgorazione e causare molta paura.
A livello normativo gli impianti elettrici possono essere suddivisi in tre principali categorie, per ognuna delle quali sono indicati una serie di moduli e caratteristiche funzionali al livello prestazionale e alla semplicità di utilizzo. Le categorie sono queste:
Il primo elemento che caratterizza un impianto elettrico è il quadro, essenziale in quanto è quello dove arriva la corrente che viene sezionata per le varie linee ed è quello che calibrato bene dal professionista, risponde nel momento del problema arrestando la corrente di una o più linee per evitare spiacevoli sorprese.
Dal quadro elettrico escono tre fili detti:
Gli schemi elettrici possono essere di tipo dorsale o radiale.
Nel quadro elettrico è presente il cosiddetto salva-vita o differenziale che a seconda del tipo di problema ha il compito di interrompere la corrente per garantire la sicurezza.
Altri elementi dell'impianto elettrico sono gli interruttori:
La scelta nella potenza di un impianto elettrico di un appartamento è libera, mediamente si utilizzano 3 kw ma c'è chi ne utilizza anche 6, naturalmente ogni impianto deve avere caratteristiche tecniche adeguate.
Mediamente per un impianto elettrico di un appartamento di 100-120 mq si possono spendere dai 3500 euro ai 5000 euro.
Per il rifacimento dell'impianto elettrico non dobbiamo comunicare niente a nessuno in quanto fa parte delle opere che non necessitano di alcun titolo abilitativo.
Il professionista deve sempre consegnarci il certificato di conformità dell'impianto, che può essere tale solo se firmato da un tecnico abilitato.